
Il raffreddore nei bambini è l’infezione più frequente delle alte vie respiratorie ed è causata da vari virus, appartenenti nella maggior parte dei casi alla famiglia dei rinovirus. I sintomi sono naso chiuso, starnuti, tosse, mal di gola e talvolta febbre. Non c’è una cura vera e propria: basta aspettare che passi da sé. Spesso, però, tenere pulito il naso con semplice soluzione fisiologica può aiutare ad alleviare il fastidio.
Il sintomo più caratteristico è il naso chiuso, dovuto all’infiammazione della mucosa e all’accumulo di muco nelle cavità nasali. A questo si accompagnano tosse e starnuti, con i quali l’organismo cerca di espellere le secrezioni, associati a mal di gola e, talvolta, febbre.I bambini sono più soggetti al raffreddore perché il loro sistema immunitario ancora non possiede un bagaglio di anticorpi tale da poter contrastare l’infezione. Durante la stagione invernale si possono contare anche 6 o 8 episodi di raffreddore, dovuti principalmente agli sbalzi di temperatura e al fatto che si sta spesso in ambienti chiusi (scuola, asili, negozi, cinema, palestra), laddove il contagio può avvenire più facilmente.
Il contagio, in particolare, si verifica tramite le goccioline di saliva, che passano da un individuo all’altro mediante starnuti, colpi di tosse, bevendo negli stessi bicchieri o attraverso il contatto indiretto.
Rimedi
La pulizia del naso è il rimedio principale per neonati e bambini molto piccoli durante il raffreddore. Può essere effettuata utilizzando soluzione fisiologica, acqua di mare sterilizzata, acqua termale o acqua di Sirmione. Questi prodotti sono disponibili in fiale monodose o flaconi nebulizzatori. Si consiglia di evitare l’insufflazione di aria nel naso del bambino durante l’aspirazione del muco tramite pompetta o aspiratori nasali.
È possibile fare aerosol con soluzione fisiologica senza l’aggiunta di farmaci. Sono disponibili macchinari per aerosolterapia che consentono di effettuare aerosol in pochi minuti.
Per i bambini di età superiore ai 12 anni, è possibile utilizzare gocce o spray nasali, evitando quelli con azione vasocostrittrice. Tuttavia, è necessario fare attenzione poiché potrebbero causare effetti collaterali gravi nei bambini più piccoli. L’uso di spray cortisonici e mucolitici deve essere valutato attentamente e somministrato sotto consiglio medico.
Il Paracetamolo può essere utilizzato solo in caso di febbre alta superiore a 38-38.5°C o se il bambino lamenta dolori articolari, mal di testa, nervosismo e insofferenza.
Le pomate e gli unguenti possono aiutare il bambino a respirare meglio, ma è consigliabile evitarli nei casi di asma.
Le caramelle e le pastiglie balsamiche pediatriche possono lenire i disturbi del cavo orofaringeo. Tuttavia, se contengono zucchero, è importante limitarne l’assunzione e seguire le precauzioni d’uso.
Durante il raffreddore, è consigliabile mantenere l’ambiente ben umidificato per evitare l’asciugarsi delle mucose e la formazione di crosticine che possono ostruire il naso. Si consiglia di posizionare un rialzo dietro la testa del bambino per favorire il deflusso delle secrezioni e migliorare il sonno, soprattutto in caso di tosse. È importante mantenere il bambino ben idratato e aumentare le poppate se è in età da allattamento. Per i bambini più grandi, è possibile offrire bevande calde.
La degenza a casa non è necessaria, a meno che non ci sia la febbre o giornate particolarmente fredde. In caso di complicazioni, prolungata durata della malattia o se il bambino ha meno di 3 mesi di vita, è consigliabile consultare un medico e tenerlo informato sull’evoluzione dell’infezione.
RAFFREDDORE NEI BAMBINI